In classe abbiamo visto il film Il signore delle mosche, prodotto in Inghilterra nel 1963 dal regista Peter Brook. Una ventina di ragazzini inglesi dai 7 ai 14 anni, sopravvissuti a un incidente aereo, restano abbandonati a sé stessi su un'isola tropicale. Si organizzano, eleggono come capo il saggio e volitivo Ralph, ma presto la comunità si spacca in due e prende il sopravvento il gruppo dei cacciatori guidati da Jack, che regredisce allo stato tribale e si dedica al culto di un totem, il signore delle mosche. Tratto dal romanzo (1954) di William Golding. È un film drammatico e in bianco e nero. Gli eventi della storia sono organizzati in ordine cronologico e tutto si basa sulla visione pessimistica profondamente radicata dell'autore sulle persone, nella natura e nella società. A questo proposito, possiamo giustificare la visione del film, poiché i suoi principi ispiratori sono radicati nelle teorie espresse dal filosofo britannico Thomas Hobbes
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