Grazie a Galileo Galilei nacque per la prima volta la verifica empirica della teoria di Copernico, che divenne una vera teoria scientifica e le fu dato un significato fisico oggettivo. Nel 1609 puntò il telescopio verso il cielo per dimostrare che il sole era al centro del nostro sistema planetario, una svolta epocale che cancellò secoli di credenze e l'innocenza e l'insondabilità dei corpi celesti, e che essi può diventare anche Decreto. Oggetti di ricerca e ricerca scientifica. Galileo è la persona che più ha contribuito alla riformulazione delle basi della moderna metodologia scientifica.
Crearono un telescopio (grazie alla solida teoria + preparazione matematica, sapeva usare al meglio questo straordinario strumento) e lo puntarono verso il cielo e determinarono l'esistenza di macchie solari; determinarono che la luna ha montagne, valli e valli simili a quelle della terra Crateri; e quattro lune di Giove, dette "Medicei", furono scoperte per commemorare Cosimo II de'Medici.
Pero nel
1612 il padre domenicano Nicolò Lorini condannò dal pulpito della chiesa di San
Marco a Firenze l’eresia copernicana e Galileo era
costretto ad approfondire l’analisi della Bibbia per chiarire la natura dei
rapporti tra la fede e la scienza e contestare le accuse di eresia da parte del
magistero ecclesiastico. Galilei sostiene che la Bibbia ha lo scopo etico e
religioso, non scientifico, poiché essa vuole insegnare agli uomini non “come
sia fatto il cielo”, ma “come si vadia al cielo”
La Rivoluzione Scientifica
Nel XVI e
all'inizio del XVII secolo nacque in Europa un nuovo metodo basato
sull'osservazione dei fenomeni naturali e sull'applicazione di metodi matematici.
Questo metodo è chiamato la "rivoluzione scientifica". I protagonisti
più importanti sono Copernico, Brahe, Keplero, Galileo, Bacon e Cartesio.
La differenza tra
scienza moderna e scienza antica sta nel metodo, che si basa su due elementi
fondamentali:
Osservazione
sistematica dei fenomeni naturali
Applicazione del
calcolo matematico nella misurazione dei dati di osservazione
Per quanto
riguarda il primo aspetto, il lavoro dei ricercatori si avvale degli sviluppi
contemporanei della tecnologia.A causa del secondo aspetto, l'applicazione di
calcoli matematici, questi fenomeni possono essere verificati con la massima
precisione per la prima volta.
Rispetto alla
vecchia scienza aristotelica, che si concentrava sulla qualità dei fenomeni
naturali, i nuovi ricercatori studiano invece i fenomeni per quello che
rivelano ai loro occhi di attenti indagatori e adoperano lo strumento
matematico per le proprie misurazioni.
Un aspetto della
nuova scienza è la critica al “principio di autorità”. Galileo contesta i procedimenti conoscitivi
del sapere tradizionale, che chiudeva gli occhi di fronte ai fatti per richiamarsi
alle affermazioni contenute nei testi dei filosofi antichi o alla tradizione
biblica.
La natura è
intesa come il regno dell’ordine causale governato da leggi che l’ uomo deve
scoprire, e diviene oggetto di studio rigorosamente scientifico.
L’ epicentro
della rivoluzione scientifica è rappresentato dall’astronomia, una disciplina
che subisce una profonda trasformazione metodologica.
Copernico,
Galilei e Keplero sono i protagonisti principali del passaggio dalla teoria
geocentrica alla teoria eliocentrica. Essi affermano che la Terra non è al
centro dell’universo e si muove.
La teoria
geocentrica del geografo e matematico Tolomeo attribuiva alla Terra una
centralità che esaltava la dignità e la perfezione dell’uomo e favoriva la
visione antropocentrica del mondo, in cui era tutto ordinato e finalizzato
all’esistenza umana.
A partire dal
Cinquecento, gli scienziati giunsero alla conclusione che il modello
geocentrico era incapace di dar torto dei fenomeni e che era necessario
abbandonarlo.
Galilei, Copernico e Keplero edificarono un nuovo sistema, definito “eliocentrico”, perché pone il Sole al centro, e può essere sintetizzata con:
La Terra non è né immobile né al centro dell’universo
la distinzione di
origine aristotelica tra una fisica celeste e una fisica terrestre viene
rigettata
l’ universo viene ad assumere i caratteri dell’infinità
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