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Da Telesio a Campanella

Telesio 

Nella civiltà del Rinascimento inizia anche un modo di vedere la natura, che comincia a stare con gli occhi dello scienziato per osservarla, analizzarla, formulare ipotesi e spiegazioni.Questo processo inizia con le opere del pensatore calabrese Telesio intitolate "La natura secondo i suoi principi".In questo lavoro , Telesio spiega come l'uomo non debba applicare schemi anteriori alla natura ma debba le leggi che la caratterizzano.Per Telesio, queste leggi sono divise in due forze:

- calore, forza di espansione e principio di movimento

- freddo, la forza della condensazione e dell'immobilità, ed entrambe sono applicate a ciò che è materia, un intrinseco substrato fisico.

Secondo Telesio, le forze e la materia non possono essere separate.Da questa unione nasce la sostanza con carattere basato sulla generazione, trasformazione e rigenerazione.

Un'ulteriore analisi condotta da Telesio è l'idea della connessione tra magia e indagine naturalistica. Sostiene che ogni oggetto materiale abbia una forma di sensibilità, ovvero può percepire una modificazione nel momento in cui viene a contatto con un altro corpo, evidenziando quindi che non esiste una differenza tra organico e inorganico essendo tutti gli oggetti in grado di sentire e percepire.



Tommaso Campanella 


Dalle idee di Telesio si ispirò Tommaso Campanella, monaco domenicano accusato di eresia che trascorse gran parte della sua vita in carcere. Il filosofo ha sottolineato la rivalutazione della cultura e dell'insegnamento della natura, spiegando e affermando di aver imparato di più osservando un filo d'erba o una formica di quanto avesse appreso dai libri. Campanella sostiene l'animazione universale di tutto il mondo reinterpretando le idee di Telesio sulla magia e la metafisica. Al centro del suo metodo di ricerca ideale abbiamo trovato l'esperienza sensibile: crede che a differenza della razionalità, i sensi non abbiano bisogno di prove per garantire un

L'opera più famosa di Campanella è "Città del Sole", che appartiene al genere letterario utopico. Nel suo articolo, Campanella ha proposto un modello sociale ideale che ha affermato di poter creare. Il testo è scritto sotto forma di dialogo tra due protagonisti, un nobile e un navigatore genovese. Il navigatore disse ai nobili di una città che aveva visitato che in questa città la famiglia era stata abolita, la proprietà privata, la schiavitù era aborrita e il lavoro era considerato molto prezioso

Questo incarna i tre principi di base (potere, saggezza e amore). Infine, ha parlato della necessità di un'educazione basata sull'osservazione diretta e della necessità di sradicare dal mondo l'ignoranza che Campanella crede sia la radice di tutti i mali.a conoscenza certa.

 

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